È boom per le aste di alberghi, B&B e campeggi, 36 solo tra Sicilia e Sardegna

È boom di aste per le strutture turistico-ricettive in Italia: +34,3% in sei mesi. Le vendite forzate attualmente in corso che riguardano alberghi, bed & breakfast, stabilimenti balneari, campeggi e simili sono, infatti, secondo i dati dell’ultimo Rapporto Sogeea, 153, a fronte delle 114 individuate a gennaio. Si tratta di una brusca inversione di tendenza dopo tre cali consecutivi a partire dall’inverno 2018.

Se si sposta lo sguardo sulla distribuzione geografica del dato, però, si evidenzia come le varie macroregioni si siano comportate in modo assai differente con un netto aumento al Sud e nelle isole  Sicilia e Sardegna che insieme ne contano sul mercato 36, valore più che triplo rispetto a quello dell’ultima rilevazione (11); nel Sud continentale, invece, si assiste a un quasi raddoppio della quota, che si attesta a 20 unità contro le 12 fatte registrare in avvio di 2019.

La Toscana si conferma ancora una volta la regione italiana con il più alto numero di strutture in vendita, 34 (come sei mesi fa), seguita dalla Sardegna (19), dalla Sicilia (17), dal Lazio (16) e dall’accoppiata formata da Abruzzo e Trentino-Alto Adige (12 a testa). In doppia cifra anche l’Emilia-Romagna con 10. A livello di province, invece, spiccano le 12 di Grosseto, le 11 di Trento, le 10 di Sassari e le 9 di Rimini. A seguire Frosinone e Pisa con 8, Nuoro con 7, Arezzo con 6. Cambia anche la fascia di prezzo delle strutture in asta: la quota di quelle fino a un milione di euro, solitamente ben al di sopra della metà del totale, scende al 48,4%. Contestualmente sono aumentate le strutture con prezzo superiore ai 3 milioni di euro: sono 29, il 19% dell’intero comparto.

 

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