La Commissione europea ha invitato gli Stati ad estendere per altri 30 giorni – fino al 15 maggio – la restrizione temporanea per i viaggi non necessari dai Paesi terzi, per limitare la diffusione del coronavirus. Così una nota della Commissione Ue, in cui si avverte: “Un’azione parallela e coordinata alle frontiere esterne costituisce un aspetto essenziale di una strategia di uscita concertata e della graduale revoca delle misure di contenimento in Europa”.
“La valutazione della Commissione europea sulla situazione attuale della pandemia del coronavirus indica “un continuo aumento del numero di nuovi casi e decessi in tutta l’Ue, e l’avanzare del virus al di fuori dell’Unione, anche in Paesi da cui provengono milioni di visitatori verso l’Europa, ogni anno”. E’ alla luce di questa situazione che l’Esecutivo comunitario ritiene necessario il prolungamento della limitazione del viaggio dall’esterno, “per ridurre il rischio di un’ulteriore diffusione della malattia”. Trenta Paesi, i 26 dell’Ue eccetto l’Irlanda, e tutti gli Stati associati Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia,e Svizzera) stanno già applicando la misura da metà marzo. L’Irlanda non si è allineata perché ha un’area comune di viaggio’ (Common Travel Area) col Regno Unito, che non ha adottato le restrizioni.
Intanto Bruxelles fa sapere che “dalla seconda metà di marzo, con l’attuazione della restrizione ai viaggi non necessari dall’estero, il traffico aereo passeggeri è stato quasi ridotto a zero, con i voli rimanenti limitati principalmente al trasporto merci e ai rimpatri di europei rimasti bloccati. Una tendenza analoga si riscontra per altre modalità di trasporto, come quelli ferroviari, pullman e traghetti”.