Verso la fase 2, nuove regole per i trasporti: bozza del decalogo

Si apre un varco alla possibilità che oltre a edilizia, manifattura e attività commerciali dedicate, possa aprire un ventaglio più ampio di imprese, rispetto a quelle finora ipotizzate già dal 27 aprile.  Il premier Giuseppe Conte deciderà entro il weekend, in una nuova girandola di contatti con gli enti locali e gli esperti del comitato tecnico scientifico e della task force di Vittorio Colao. I sindacati, che lavorano con il governo per aggiornare i protocolli di sicurezza sul lavoro, frenano. Ma al contrario le Regioni, a partire dal Dem Stefano Bonaccini e Confindustria, premono per riaccendere il motore. Conte si riserva una scelta nelle prossime ore, fermo restando l’inizio della “fase 2” il 4 maggio.

Si vanno definendo intanto nuovi dettagli su come sarà la “fase 2”. Per il settore turistico gli scienziati lavorano alle regole della “estate italiana”, all’insegna di vacanze a poca distanza da casa. La conferenza Stato-Regioni chiede al governo la sospensione dei canoni demaniali per il 2020, incluse le spiagge.

Mentre resta cruciale il nodo dei trasporti. Resteranno in una prima fase le limitazioni per i viaggi fuori dalle regioni ma, spiegano gli scienziati, potrà muoversi chi vive al confine. Una bozza di documento del ministero individua nuove regole per bus, metro, treni, aerei, con misurazione della temperatura nelle stazioni. Nella bozza di decalogo sul trasporto pubblico, in discussione al tavolo tra governo e parti sociali, si legge: non usare il trasporto pubblico se si hanno sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore); limitarsi agli spostamenti necessari come quelli per lavoro; prediligere mezzi alternativi come camminare o andare in bici; acquistare, ove possibile, i biglietti in formato elettronico, online o tramite app; durante il viaggio igienizzare le mani ed evitare di toccarsi il viso; seguire segnaletica e percorsi indicati nelle stazioni o alle fermate, mantenendo sempre la distanza di almeno un metro dalle altre persone; usare correttamente le porte per la salita e la discesa; sedersi solo nei posti consentiti mantenendo il distanziamento; evitare di avvicinarsi o di chiedere informazioni al conducente; indossare una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca.

TRENI E STAZIONI – Disporre sanificazione periodica e nelle stazioni, nelle biglietterie e a bordo dispenser per l’igiene delle mani; garantire almeno un metro nei posti a bordo, anche con posti alternati; separazione delle porte di entrata e di uscita; misurazione della febbre nelle stazioni; percorsi a senso unico e distanze anche sulle scale mobili; sospendere la ristorazione a bordo e limitare le sale d’attesa.

AUTOBUS E METRO – Installare dispenser per igiene delle mani sugli autobus, prevedere biglietti elettronici; inibire l’uso della porta anteriore a tutela dell’autista o mettere barriere che lo separino dagli utenti. Vanno previsti percorsi a senso unico nelle stazioni e distanziamento alle fermate, separazione di entrata e uscita. L’uso dei posti a sedere va disciplinato garantendo il distanziamento anche con l’utilizzo di chiara segnaletica, la capienza massima va limitata. Guanti e mascherine sono previste per i controllori, possono non indossarla gli autisti di metropolitana se sono soli in cabina.

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