5 euro per entrare in Ue per chi è fuori Schengen, le novità dell’Etias

Potrebbe ammontare a 5 euro il costo dell’ingresso nell’area Schengen per tutti i cittadini provenienti da Paesi extra Ue che hanno un accordo di sospensione dei visti con l’Unione.
Questo per effetto del nuovo Sistema europeo di informazioni e autorizzazione di viaggio (Etias), che nelle intenzioni della Commissione Ue, dovrebbe diventare operativo dal 2020. 

La proposta legale sull’Etias, che sarà presenta a Bruxelles, punta a stringere le maglie delle frontiere esterne dell’Unione per la lotta al terrorismo e all’immigrazione clandestina.  
Il sistema varrà per tutti i cittadini non Ue che possono entrare nell’area Schengen senza visto, per soggiorni brevi, sul modello del sistema Usa Esta, creato dopo l’11 settembre.  
Potrebbe così accadere che dopo la Brexit, i turisti britannici si ritrovino a dover pagare, per visitare le città d’arte italiane, francesi o spagnole. Secondo i dati dell’Istituto britannico di statistica, lo scorso anno sono stati oltre 30 milioni i viaggi compiuti da turisti britannici nell’Ue con Spagna (13 milioni) e Francia (8milioni) in testa.

Il sistema prevede che tutti coloro che vogliono entrare in un paese europeo compilino un formulario online e paghino una tassa d’ingresso. Ma a differenza dell’Esta, che può costare fino 60 dollari ed è valido per 2 anni, il prezzo dell’Etias sarà di 5 euro ed avrà una validità di 5 anni. Di fatto potrebbe essere un bell’affare per le casse dell’Unione, anche nell’ottica di raccogliere fondi da reinvestire in misure destinate alla sicurezza. Senza contare che con la raccolta dei dati prima del viaggio, il sistema permetterà di effettuare uno screening determinando la candidabilità della persona ad entrare nell’area Schengen.

Il sistema sarà collegato ad una serie di database nazionali ed europei, pronti a dare una risposta in tempi rapidi con un semplice click.   Inoltre Etias si baserà sul funzionamento del Sistema di Ingresso-Uscita (Entry-Exit System – Ees), che la Commissione Ue auspica sia adottato entro fine anno, per la raccolta di informazioni su ingresso e uscita di tutti i cittadini non Ue dal territorio Schengen.

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