Panico ieri all’aeroporto di Amburgo. 68 persone sono rimaste intossicate a causa di uno spray al peperoncino. Lo scalo è stato evacuato e chiuso al pubblico per oltre un’ora, mentre centinaia di persone sono rimaste ad aspettare al gelo che l’allarme rientrasse. Gli inquirenti, però, non ritengono che si sia trattato di un attentato terroristico.
La polizia ha chiuso prima la cosiddetta “plaza”, spazio adibito a check-in e controlli di sicurezza, dove è stato avvertito il gas. In un secondo tempo, la misura di sicurezza è stata ampliata a tutto l’edificio: dalle 12.32 alle 13.45 lo scalo è rimasto inaccessibile a tutti. Tredici aerei sono stati coinvolti dai disagi: due sono stati dirottati a Brema, e gli altri hanno dovuto attendere che l’emergenza rientrasse, restando fermi in pista o in volo, nel cielo di Amburgo, senza poter atterrare. Le perquisizioni nell’edificio hanno poi risolto l’enigma: gli agenti hanno infatti trovato una bomboletta spray, di quelle che contengono sostanze urticanti, chiarendo così la natura del gas inizialmente ignota. Si trovava in un contenitore d’immondizia, secondo la Bild on-line, ed era stata lasciata lì probabilmente da qualcuno che se ne era disfatto prima dei controlli di sicurezza.