A Mumbai terroristi colpiscono hotel e siti turistici

Oltre 125 morti. Astoi, Corbella: ma non possiamo cedere alla paura

Terrore in India. Mumbai, la capitale economica dell’India, ieri sera è stata colpita da una serie simultanea di attacchi terroristici ad alberghi, stazioni e siti turistici. Tra  le oltre 125 vittime c’è anche un italiano, Antonio Di Lorenzo. Di un altro connazionale al momento si sono perse le tracce. Stamattina è scattato il blitz dell’esercito e dei corpi antiterrorismo indiani che sono così riuscita a riprendere il controllo dell’albergo Taj Mahal e tutti gli ostaggi presenti nella struttura sono stati liberati. In corso le operazioni per salvare 200 persone (fra cui sette italiani) in ostaggio all’hotel Oberoi. Gli attentati hanno preso di mira gli alberghi di lusso e i locali frequentati dai turisti, Mazgaon, la stazione di scambio della metropolitana, e l’area di Crawford market. Le fiamme hanno distrutto parte dell’hotel più famoso della città, il Taj Mahal.
“Eppure – sostiene Roberto Corbella, presidente dell’Astoi – il turismo non deve cedere alla logica della paura. Il momento è difficile, anche in considerazione della attuale crisi economica che sta colpendo tutti – afferma Corbella – ma sono certo che il settore saprà reagire ancora una volta come ha saputo fare dopo l’11 settembre, perché non possiamo e non vogliamo accettare la logica della paura. Quanto sta succedendo in India e in Thailandia – conclude – sono fatti gravi e tristi che colpiscono tutti e colpiscono doppiamente le popolazioni interessate per le quali il turismo rappresenta spesso un elemento fondamentale dell’economia del Paese".
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