A Tunisi turismo e giornalisti uniti contro il terrorismo per il turismo

L’Isis vuole colpire il turismo per mettere in crisi l’economia dei Paesi nei quali vuol far crescere la propria influenza. Se questa tesi, portata avanti da alcuni analisti, si rivelasse veritiera, i dati dell’Unwto ne sarebbero la conferma. Quindi essere uniti è importante per combattere l’Isis e rafforzare la pace nel mondo. Queste le conclusioni della conferenza internazionale ‘Turismo e Informazione’ tenuta al Palace di Gammarth che ha visto la presenza, tra gli altri, di Taleb Rifai, segretario generale dell’OMT, Salma Elloumi Rekik, ministro del turismo tunisino e numerosi rappresentanti dei media e del turismo di diversi paesi.

“Oggi la Tunisia – ha sottolineato Taleb Rifai – è già sulla strada giusta per il rilancio del turismo perché sta cogliendo i cambiamenti del settore; ha capito come diversificare le sue offerte turistiche e come raccontare il Paese. Infatti l’agenzia delle Nazioni Unite per il turismo l’ha premiata per il miglior video promozionale sulla destinazione ‘Tunisia I feel like’. La Tunisia, unico paese del Nord Africa dove è consolidata la democrazia, è stata sempre una meta d’eccellenza per i viaggi, grazie a località come Djerba e Hammamet, successo non accettato dai terroristi che hanno portato con le loro azioni morte e allarme in diversi paesi apportando restrizioni ai flussi turistici che hanno avuto un forte effetto negativo sull’economia locale”.

Dal canto suo, il Governo tunisino dopo l’incidente dell’aereo russo nei cieli egiziani e, in vista della quarta conferenza internazionale, aveva già deciso di rafforzare le misure negli aeroporti, aumentando i controlli di sicurezza su passeggeri, bagagli, dipendenti e attrezzature utilizzate per la manutenzione degli aeromobili, in particolare a tutti i velivoli in entrata nello spazio aereo tunisino.

“I nostri obiettivi sono chiari – ha evidenziato il ministro Salma Elloumi Rekik – vogliamo fare del nostro Paese una destinazione di primo piano nel panorama internazionale”. Un impegno che non può prescindere dalla collaborazione con i mezzi di comunicazione. Ed è proprio a loro e al loro rapporto con l’industria dei viaggi che è stata dedicata la conferenza Unwto.

Il ministro del Turismo, ex donna d’affari, ha anche dichiarato a margine dei lavori della conferenza che il proprio dicastero trasformerà uno dei centri di formazione turistica in un polo specializzato in servizi per turisti cinesi, in funzione del continuo aumento dei visitatori in ogni parte del mondo.

Sul podio si sono alternati Clemente Corona direttore Tu Gran Viaje, Sandra Carvao responsabile della comunicazione e relazioni pubbliche dell’Unwto, il giornalista Drago Bulc della Fijet, Lotfi Mansour direttore de le Magazine di Turismo di Tunisi, Sihem Hassaini della Radio BBC Africa di Tunisi, Tajamul Hussain capo ufficio stategie check INN TV del Qataer, Joao Cotrim presidente del turismo del Portogallo, Sanam Shantyaei editore International Affairs della Francia, Benjamin Durr corrispondente Der Spiegel di Al Jazeera, Anita Mendiratta della Lead Consultant CNN T.A.S.K Group, Hedi Mechri direttore L’Economiste Maghrebin Tunisia, Nouha Belaid professore risorse specializzate in comunicazione sociale media Tunisia, Richard Barnes editore in Chief Cleverdis Francia.

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