Aereo Malaysia Airlines sparito: si fa strada l’ipotesi terrorismo

Si allargano le ricerche, che ora coinvolgono ben 26 Paesi, sulla scomparsa del Boeing 777 della Malaysia Airlines. Ma il timore è che dietro ci sia un'organizzazione terroristica. Forse addirittura i talebani, come emerge dalla 'pista' che stanno seguendo le autorità malesi e di cui parlano i media britannici. L'ultima frase lanciata dall'aereo prima di far perdere le tracce è stato un emblematico 'tutto bene, buonanotte'. Parole che secondo Ahmad Jauhari Yahy, boss della Malaysia Airlines, sarebbero state pronunciate, con voce calma, dal copilota, il 27enne Fariq Abdul Hamid. Dopo di quello, il silenzio. Gli investigatori ritengono che, dopo aver disattivato i sistemi di 'tracking', il volo possa aver proseguito verso nordovest in direzione dell'Asia oppure a sudovest nell'Oceano Indiano, verso la costa occidentale dell'Australia. Uno spazio gigantesco in cui cercare.
Ma secondo l'Independent l'aereo scomparso potrebbe aver volato molto lontano, verso la regione controllata dai talebani. Il Boeing 777 sarebbe stato dirottato – questa è forse l'unica certezza – per migliaia di chilometri, evitando i radar per non essere localizzato, diretto nella zona fra Afghanistan e Pakistan dove operano i guerriglieri islamici.
Non è comunque semplice per un aereo del genere sfuggire ai radar in una zona altamente militarizzata per la presenza delle truppe Usa che operano in Afghanistan. Servono poi pur sempre 1.500 metri di pista, spiegano gli esperti, per far atterrare quel 'gigante' dei cieli.
Un comandante dei talebani in Pakistan, citato dal Daily Telegraph, ha detto che i suoi guerriglieri possono solo sognare un colpo del genere.

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