I 132 passeggeri di un aereo della scandinava Sas probabilmente ignoravano di aver rischiato la vita il 3 marzo scorso. Il loro volo da Copenaghen a Roma si era venuto infatti a trovare in una pericolosa rotta di collisione con un caccia russo che volava sui cieli della Svezia per testare le difese della Nato. E’ quanto emerge da un rapporto del think-tank londinese European Leadership Network (Eln), secondo cui lo scontro è stato evitato solo grazie alla buona visibilità e all’abilità del pilota.
Il fatto è avvenuto prima dell’abbattimento in Ucraina del volo Malaysia Airlines 17, in cui lo scorso luglio persero la vita 298 persone.
Negli ultimi mesi, stima il rapporto, si sono rischiati almeno 40 incidenti fra la Russia e l’Occidente, nei cieli e nei mari, soprattutto nel nord Europa, in quello che è diventato un campo di confronto fra le forze armate di Mosca e della Nato.