Aeroporti, Tar conferma direttiva su emergenze

Respinto il ricorso proposto da Assaeroporti e da gran parte delle società di gestione italiane

Nessun annullamento della Direttiva della Protezione Civile che ha dato indicazioni di comportamento operativo in tema di incidenti aerei. Lo ha deciso la I sezione del Tar del Lazio, i cui giudici hanno respinto il ricorso proposto da Assaeroporti e da gran parte delle società di gestione degli aeroporti italiani. 
I ricorrenti si erano rivolti al Tar sostenendo, tra l'altro, che con la Direttiva contestata si era venuta a creare una situazione di estrema incertezza giuridica in materia di piani di emergenza, in quanto la stessa non conterrebbe disposizioni di coordinamento tra i vari piani di emergenza aeroportuali, provinciali e di ogni altro ambito territoriale; ma anche perché ridefinirebbe ruoli e competenze dei diversi enti e soggetti pubblici e privati, creando un'estrema confusione regolamentare ed operativa. Il Tar, nella sua sentenza, ha sostenuto invece che le stesse disposizioni "non modificano in alcun modo le competenze istituzionali degli organi preposti alla vigilanza ed al controllo nel settore dell'aviazione civile, né incidono in alcun modo sui rispettivi poteri e prerogative, ma sono volte semplicemente ad integrare tali competenze sul piano dell'assetto logico-operativo".
Non solo; per i giudici, la direttiva contestata "detta compiti e oneri informativi spettanti ai soggetti deputati a provvedere all'emergenza, definendo una strategia di intervento comune e mantenendo in capo all'Enac il ruolo di autorità competente in termini di pianificazione, regolazione e vigilanza" senza intervenire in alcun modo "sulle competenze dell'Enac, ovvero su quelle degli altri soggetti preposti per legge alla sicurezza aeroportuale".   

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