“Valutiamo con interesse le osservazioni che ha inviato il sindaco di Milano Sala: alcune sono anche giuste e, come detto, le stiamo valutando, ma non credo sia nel nostro spirito, nello spirito del provvedimento, lasciare più spazio decisionale ai comuni. Vogliamo che ci siano
delle chiare regole nazionali, e anche regole chiare anche per le città metropolitane”. Lo ha sottolineato la ministra del Turismo Daniela Santanchè a proposito della proposta del sindaco Giuseppe Sala di lasciare più discrezionalità ai comuni sulla gestione del sistema degli Airbnb.
Il primo cittadino del capoluogo lombardo infatti aveva proposto alla ministra di riflettere “su un punto che non è in questa bozza, ovvero di considerare la possibilità che le città lavorino in un’ottica di zone”. “A mio parere in un quartiere che è storicamente e preminentemente universitario bisogna far sì che gli appartamenti siano indirizzati o usufruibili soprattutto dagli studenti – ha aggiunto -. Quindi quello che manca nella bozza è soprattutto un po’ di libertà ai sindaci di interpretare le singole realtà cittadine, perché la città non è una sola e anche la diffusione degli affitti brevi non è equilibrata all’interno della città – ha proseguito -. Dopodichè 23mila appartamenti dedicati agli affitti brevi sono tanti in assoluto”, ha concluso.
Immediata la replica della ministra:”quando Sala parla di aiutare in questo modo gli studenti a trovare un affitto meno caro mette insieme
le pere con le mele. Con tutto il rispetto per il sindaco Sala – argomenta Santanchè – sono due facce che non hanno la stessa medaglia. Sono due comparti che non c’entrano nulla con l’altro. A quelli come Sala che ora criticano il nostro provvedimento dico solo: ma dove erano? Il problema degli affitti brevi c’era già prima e – ha concluso – solo questo governo si è assunto la responsabilità di regolamentare un settore complicato e difficile”.