Agriturist: dati discordanti, inattendibili i sondaggi sul turismo

Secondo l’associazione il settore è in crisi con una flessione del 5% delle presenze

"Per il ponte del 2 giugno il fenomeno dei numeri in libertà si è ripetuto puntualmente, dando ancora una volta l'impressione che il turismo non abbia strumenti per conoscere le proprie dinamiche". Lo afferma Giorgio Lo Surdo, direttore di Agriturist, mettendo in evidenza la grande confusione di cifre che pone seri interrogativi sulla attendibilità dei sondaggi in materia. Per Lo Surdo "non è possibile che le previsioni sul movimento dei turisti nei periodi caldi dell'anno, diano sempre risultati tanto divergenti e, in alcuni casi, evidentemente non supportati da indagini serie". 
L'Osservatorio di Agriturist che per l'ultimo ponte ha confermato lo stato di crisi del turismo italiano, con una flessione del 5% delle presenze nelle strutture ricettive nazionali, mette in evidenza dati discordanti su tutto, dal numero di turisti, al confronto con lo stesso periodo dello scorso anno, alla durata del soggiorno, ai soldi spesi per il viaggio e al fatturato complessivo prodotto dalle aziende turistiche. E l'agriturismo, conclude l'associazione, viene generalmente confuso col soggiorno fuori dalle città d'arte e dai centri turistici minori, rilevando un numero di ospiti nettamente superiore alla stessa disponibilità di posti letto delle aziende agricole.

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