Almeno 42 persone sono rimaste ferite in Iran a bordo di un aereo che ha preso fuoco durante l'atterraggio all'aeroporto di Mashhad, nel nord-est del Paese. Le cause dell'incidente non sono ancora state chiarite. L'aereo, un Tupolev-154 della compagnia iraniana Taban Air, aveva a bordo 156 passeggeri e proveniva da Abadan, nel sud-ovest dell'Iran. L'aereo sarebbe dovuto atterrare nella città santa sabato sera, ma è stato costretto a fare uno scalo a Isfahan a causa delle cattive condizioni del tempo a Mashhad. Ieri mattina è decollato nuovamente, ma al momento dell'atterraggio le condizioni della visibilità erano ancora pessime. Il pilota, tuttavia, ha chiesto ugualmente il permesso di atterrare a causa di un passeggero che si sentiva male e aveva bisogno di immediate cure mediche.
Negli ultimi dieci anni in Iran sono avvenute una quindicina di sciagure aeree, con un bilancio di oltre 900 morti. In gran parte gli incidenti hanno colpito vecchi aerei di fabbricazione russa acquistati dalle ex Repubbliche sovietiche dell'Asia centrale. A causa di un embargo americano, infatti, Teheran è impossibilitata ad acquistare nuovi aeromobili Boeing o Airbus o parti di ricambio per quelli già posseduti. L'ultima sciagura è avvenuta il 15 luglio del 2009, quando un altro Tupolev-154 della Caspian Airlines in volo da Teheran a Erevan, in Armenia, è precipitato provocando la morte di tutte le 168 persone che erano a bordo.