Al via il Josp Fest: basta con itinerari preconfezionati

Durante il festival alla Nuova Fiera di Roma focus sul turismo dei valori

Il mondo cambia. Le esigenze delle persone cambiano. Il turismo deve tenerne conto, cercando di andare incontro alle nuove aspettative del cliente. Così padre Cesare Atuire, amministratore delegato dell'Opera Romana Pellegrinaggi (Orp), ha introdotto, in una conferenza a porte chiuse, temi e obiettivi della seconda edizione del Josp Fest, il festival dei viaggi dello spirito che oggi prende il via alla Nuova Fiera di Roma. "I paradigmi del turismo del terzo millennio sono cambiati. Il modello edonistico, che considerava il viaggio come momento di riposo, di distacco dalla quotidianità sta tramontando, o almeno, è accompagnato da altri modelli", ha spiegato padre Atuire ai suoi interlocutori, tutti esponenti dei principali attori turistici nel panorama italiano e internazionale, dal ministero del Turismo ad Alitalia, da Valtour a Trenitalia.
Il summit, che precede la conferenza di presentazione del Josp fest, è stato organizzato proprio per "cercare nuove soluzioni che vadano incontro ad un'autentica e reale domanda" e che sostituiscano "il turismo preconfezionato", ha evidenziato il vicepresidente dell'Opera monsignor Liberio Andreatta. Nasce da qui la proposta di un 'Value grounded tourism' – il turismo dei valori – "che permetta di trasmettere valori ed esperienze" e che sarà al centro di numerosi meeting del Josp Fest.

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