“Alitalia e un’azienda privata e pertanto gli organi della società non possono che essere nominati autonomamente dai soci”. Così il ministro dei trasporti Maurizio Lupi durante il Question Time alla Camera, rispondendo ad una domanda su un eventuale conflitto d’interesse di Luca Cordero di Montezemolo come presidente della società. Lupi ha ribadito poi che la designazione di Montezemolo a presidente di Alitalia è “autorevole”.
Ma la risposta del ministro non ha convinto Michele Dell’Orco e Diego De Lorenzis, deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Trasporti. “Lupi e il governo non hanno il diritto di nascondersi dietro a un dito rispetto all’ascesa di Luca Cordero di Montezemolo alla presidenza di Alitalia. Lo Stato, attraverso Poste Italiane, detiene una quota di importante della compagnia aerea e l’esecutivo, affermando che si tratta esclusivamente di una trattativa tra privati, si rende a maggior ragione connivente riguardo a una nomina che scricchiola da ogni parte: mancanza di indipendenza, conflitti d’interesse, scarsa trasparenza”. I due deputati ricordano poi che “Montezemolo è attualmente vicepresidente di Unicredit, la quale è a sua volta socio di Alitalia. Ancora, l’ex presidente della Ferrari, carica lasciata soltanto un mese fa, è stato già protagonista di diversi accordi economico-finanziari con Abu Dhabi, tra cui il parco tematico della Ferrari costruito proprio nello stato emiratino. Infine, è azionista di Ntv attraverso la MDP Holding e, dunque, si configura un altro conflitto d’interessi: quello tra alta velocità e il trasporto aereo”.
“Tutto si può dire – concludono – tranne che Montezemolo sia esente da conflitti d’interesse e indipendente. Per il bene di chi, davvero, agirà il nuovo presidente?”.