Alitalia, trattativa decisiva al ministero con sindacati

L’ultimatum di Fantozzi: subito l’accordo o scatta la mobilità

Prime aperture di Compagnia Aerea Italiana, al tavolo della trattativa con i sindacati al ministero del Lavoro, sul futuro di Alitalia. Il confronto, ripreso stamani dopo la rottura di due giorni fa sul nuovo contratto per i dipendenti presentato dal potenziale acquirente, è ripreso in un clima di tensione tra i lavoratori, che, questa mattina, sono presenti a decine sotto la sede del ministero del Lavoro in via Flavia e hanno contestato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni. I lavoratori protestano chiedendo ai rappresentanti sindacali di non firmare il piano e in particolare il contratto che Cai ha predisposto per gli 11.500 dipendenti di Alitalia ed Air One, che dovrebbero passare alla nuova Alitalia. All’incontro partecipano, tra gli altri, per il Governo il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi con il sottosegretario Pasquale Viespoli, il titolare delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, l’amministratore straordinario di Alitalia Augusto Fantozzi, la leder dell’Ugl Renata Polverini, per la Cgil il segretario confederale Fabrizio Solari, per la Uil trasporti Giuseppe Caronia, e i numeri uno delle altre sigle sindacali. Ieri il commissario straordinario Augusto Fantozzi aveva lanciato un ultimatum: ventiquattro ore per chiudere l’accordo con i sindacati ma se l’accordo salterà la compagnia tirerà dritto verso la liquidazione, a partire dall’avvio immediato delle procedure per la mobilità dei dipendenti.
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