Appalti truccati in Trenitalia: 27 ai domiciliari

Accordi tra funzionari e 14 aziende italiane. Fs si costituirà parte civile in eventuale processo

Ci sono quattro funzionari di Trenitalia e 23 imprenditori, per un totale di 14 aziende coinvolte, tra le persone che questa mattina sono state raggiunte dalla misura di custodia cautelare ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulla Procura di Firenze sugli appalti truccati di Trenitalia. Le indagini hanno fatto emergere la presenza di accordi di corruzione permanente tra i funzionari di Trenitalia addetti alla gestione delle gare d'appalto e 14 aziende attive nel settore dei trasporti in tutta Italia.
In base a quanto accertato, gli imprenditori ottenevano dai dipendenti infedeli di Trenitalia informazioni che li avvantaggiavano nelle gare. In alcuni casi, alcune aziende sono state messe in condizione di accedere direttamente alle banche dati di Trenitalia Spa mediante password segrete fornite dai funzionari. In cambio delle informazioni, i funzionari ricevevano dalle aziende denaro o regali tra cui viaggi, pc, ipod e buoni benzina.
Secondo quanto emerso, alcuni tra gli imprenditori arrestati, tre dei quali non sono stati ancora raggiunti dalla notifica della misura restrittiva perché impegnati in viaggi di lavoro, sono stati identificati dagli inquirenti come membri della "Fratellanza", come veniva definito in gergo dai suoi aderenti il cartello di aziende diretto a inquinare gli appalti e scoperto nel corso della prima tranche delle indagini, che l'ottobre scorso portarono all'arresto di 15 persone tra dipendenti di Trenitalia e industriali.
Intanto, Trenitalia ha già annunciato che si costituirà parte civile in un eventuale processo "per tutelare i propri interessi e ottenere il risarcimento dei danni". Inoltre rende noto che "già lo scorso 15 febbraio 2010 le strutture preposte del Gruppo FS Italiane avevano formalmente segnalato alla Polizia Ferroviaria di Firenze, presunte attività illecite nell'affidamento e gestione di appalti, assicurando nel contempo ogni disponibilità e collaborazione alle indagini". Sulla base di successive verifiche interne – prosegue la nota – "si è provveduto al licenziamento di un dirigente e cinque dipendenti e alla sospensione in via cautelativa di un altro dirigente e altri cinque dipendenti".

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