Appello a Ue: regole su sharing economy, da Airbnb a Uber

A Bruxelles, sul tavolo di città e regioni Ue, c’è il tema della ‘sharing economy’ o ‘economia condivisa’, che in Europa non conta solo fenomeni come Uber e Airbnb, ma anche esperienze diverse, come la gestione collettiva di un parco cittadino.

A dare il calcio d’inizio al dibattito politico è il parere ‘di iniziativa’ della commissione politica economica del Comitato delle Regioni Ue, che ha appena ricevuto il primo via libera con un voto a larga maggioranza.    

La cosiddetta ‘sharing economy’ “è un fenomeno positivo in piena esplosione, che l’Europa deve studiare e poi regolamentare, sicuramente non soffocare” spiega Benedetta Brighenti (Pd), vicesindaco del comune di Castelnuovo Rangone (Modena) e relatrice del documento, che sarà poi sottoposto al vaglio della plenaria del Comitato delle Regioni Ue di dicembre.   

Se da una parte è chiaro che esiste un vuoto legislativo da colmare in Europa, dall’altra “siamo alle prese con una realtà concreta e che si sta sviluppando a livello locale” afferma Brighenti. Come città e regioni “vogliamo tutelare un’economia che riteniamo una ricchezza per il territorio, ad esempio in settori come il turismo, dove puoi far conoscere tradizioni locali ed enogastronomiche tramite la condivisione di case, cucine e ricette” spiega la relatrice. 

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