Assoturismo: Pasqua non risolve dopo 25 mesi di covid

“Vogliamo essere fiduciosi e ottimisti, ma abbiamo preso vari colpi. Speriamo in una Pasqua di buoni numeri ma diciamo subito che non basterà a recuperare 25 durissimi mesi di pandemia e la crisi russo ucraina che rischia di darci il colpo di grazia”. Lo dice Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti, interpellato dall’ANSA in chiusura della Bit di Milano.

“Veniamo – sottolinea Messina – da un estenuante periodo di stop and go che non ci ha consentito di individuare il periodo di inizio di questa ripresa. Andiamo cercando l’inizio della ripresa e ancora non lo troviamo. Ancora è molto difficile e ancora il peggio non è passato. Anzi la crisi ucraina ha fatto anticipare quelle riflessioni che avevamo posticipato al 2023 su come cambierà il turismo, come cambierà il modo di viaggiare, come cambierà il modo di ospitare da parte della filiera. Queste riflessioni sono state anticipate ad oggi in un momento in cui le imprese sono allo stremo. Ora siamo a un punto di svolta: o c’è questo inizio di ripresa o archivieremo anche questo Ponte di Pasqua come una ‘boccata di ossigeno’ che onestamente è importante ma non può basterà per fare andare avanti un’industria importante, ramificata e trasversale come il turismo. Mancano – conclude – ancora tanti, troppi turisti all’appello, soprattutto stranieri ed extraeuropei, quella fascia come i russi che sono big spender ad esempio. Un ulteriore stop alla ripresa sinceramente ci terrorizza”.

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