Assoviaggi/2, fiscalità e politica frammentaria gli ostacoli

Per il 2010 si prevede una una crescita dei viaggi dovuta ad aumento reddito famiglie

Nel 2010 aumenterà il reddito netto disponibile delle famiglie italiane e ci sarà una crescita dei viaggi, che nel 2009 si sono ridotti dell'8,3%. Ma la strada della ripresa è ancora lunga: il turismo italiano soffre ancora molte criticità, come mancanze da parte dei fornitori dei servizi, poca trasparenza sui cambi dei costi di carburante nei pacchetti turistici, un'aliquota iva pari al quadruplo di quelle europee. E' quanto è emerso durante l'assemblea elettiva di Assoviaggi a Roma.
"Una della nostre grandi preoccupazioni – ha detto Caterina Cittadino, capo dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è costituita dal fondo di garanzia perché le somme disponibili costituiscono meno di un decimo delle richieste: occorre semplificare le procedure e potenziare le risorse".
Secondo Armando Cirillo, coordinatore del dipartimento Economia e Lavoro e responsabile Turismo del Pd, è necessario ripartire dalla legge 135 del 2001 per proporre un'idea strutturale del settore "che ad oggi è del tutto assente" e il governo dovrà coinvolgere il Parlamento in ogni decisione e provvedimento. Iniziare un percorso che preveda un taglio della pressione fiscale di mezzo punto l'anno, questa la proposta di Marco Venturi, presidente nazionale Confesercenti: "Solo così – ha detto – si apriranno nuove opportunità di crescita". "Se in questo Paese il turismo va male – ha concluso Caludio Albonetti, presidente nazionale di Assoturismo – la colpa non è degli imprenditori ma di una politica completamente assente su questo settore".

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