Astoi: giù Mare Italia, bene Mar Rosso e Usa

Rischio crisi per l’emergenza rifiuti in Campania e per il caro-greggio

L’ ‘Effetto Campania’, il caro-greggio e la generale crisi economica: ecco perché per il 2008 il turismo italiano è a rischio crisi. Proprio come il titolo, provocatorio, dell’incontro organizzato ieri da Astoi secondo cui le previsioni per il Mare Italia per quest’estate sono tutt’altro che rosee con un calo dell’8% delle prenotazioni effettuate fino ad oggi. "Cambia il potere di acquisto degli italiani che subisce una contrazione anche nei viaggi – spiega Stefano Pizzi, direttore di Astoi – e si amplia il divario fra due distinte tipologie di viaggiatori: un elite con ampia capacità di spesa e la maggioranza dei vacanzieri sempre più attenta al portafoglio e al rapporto qualità-prezzo".
Così si scopre che gi italiani preferiscono le coste del Mar Rosso per l’ottimo rapporto qualità-prezzo (+23% di passeggeri prenotati rispetto allo scorso anno), quelle spagnole e greche (+10%), ma anche Tunisia e Turchia. Per i viaggi a lungo raggio continua il successo di Dubai e del Medio Oriente, mentre è in ripresa il Messico e l’area caraibica e resta in auge l’Oriente e in particolare la Thailandia. Il dollaro debole incentiva invece i viaggi oltre Atlantico (+40% i passeggeri italiani in partenza per gli Stati Uniti e il Canada), mentre non decolla come destinazione la Cina olimpica.
Ma qual è la ricetta di Astoi contro la paventata crisi? Per Roberto Corbella, presidente di Astoi "serve una macchina del turismo che intercetti, coordini, muova e promuova il nostro comparto in maniera organizzata creando una forza di sistema che manca al nostro paese ma che oggi più che mai, vista la congiuntura economica, rappresenta la chiave per evitare una crisi".
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