Astoi: “La Ue tutela i passeggeri rimasti a terra”

L’ultimo caso: 158 turisti hanno atteso 40 ore prima di giungere a Ibiza

A favore dei viaggiatori titolari di biglietti aerei rimasti a terra per indisponibilità del vettore o per un guasto tecnico c’è il regolamento dell’Unione Europea, il n. 261, entrato in vigore nel febbraio 2006. Lo ricorda Alberto Corti, direttore generale di Astoi, a proposito dei 158 turisti piemontesi che sarebbero dovuti partire per Ibiza sabato mattina, ma che invece, per un guasto all’aereo, hanno dovuto rimandare la vacanza di quaranta ore. “Il vettore – ha spiegato Corti – avrebbe dovuto provvedere a dare i pasti. Questo regolamento era inizialmente riservato ai vettori di linea, ma quando, nel 2004, ci siamo accorti dell’ingiustizia che si stava commettendo, abbiamo protestato perché venisse esteso anche ai voli charter. Valga per tutti il caso tipico di overbooking, cioè di biglietti acquistati senza prenotare il volo. La compagnia aerea sa che se ‘butta’ un suo bigliettato, deve pagare, ma se ‘butta’ dall’aereo un cliente dell’agenzia di viaggi non deve nulla”. Si tratta di una norma che vale nel rapporto tra il singolo passeggero e la compagnia aerea. “Il tour operator può sostituirsi alla compagnia – ha aggiunto Corti – ma solo nel momento in cui la stessa gli dirà ‘ok, provvedi tu e poi rimborso’. Ed è evidente che finché non arriva la letterina di tre righe della compagnia, il tour operator non può fare nulla”. I turisti giunti a Ibiza, comunque, assicura Mario Roci, amministratore unico del tour operator Settenari, non dovranno pagare i due giorni di vacanza perduti: potranno fare un’escursione gratuita a Formentera e, alla prossima vacanza con “Settemari”, avranno uno sconto di 200 euro.

editore:

This website uses cookies.