Balneari e Cna alla Camera: ecco le priorità per il comparto

Balneari in prima fila durante l’audizione presso la X Commissione attività produttive della Camera per presentare le proposte di rilancio del comparto. “E’ indispensabile una legge di riordino complessiva del comparto balneare che contempli l’esclusione delle concessioni balneari dalla direttiva Bolkestein e da qualsiasi procedura di gara per le imprese già esistenti”, ha spiegato Fabrizio Lotti, vicepresidente delle imprese balneari di Fiba Confesercenti.

“Per rilanciare il turismo balneare e renderlo più competitivo – ha aggiunto Lotti – riteniamo necessaria l’applicazione, anche agli stabilimenti balneari, dell’aliquota Iva al 10% come per le altre imprese turistiche. Così come, previo accordo con gli enti territoriali competenti, anche attraverso una intesa in Conferenza Stato Regioni e con il ministero della Pubblica Istruzione, è utile ed opportuna una modifica del programma scolastico per avviare un progetto complessivo di destagionalizzazione dei flussi turistici, sia a livello nazionale che internazionale e la fruizione di periodi di villeggiatura per fasce di utenti over 65 o meno abbienti, in una logica che punti a svincolare l’offerta turistica della stagionalità. Infine, è fondamentale prevedere di inserire gli stabilimenti balneari tra le strutture turistiche che possano esercitare attività ricettiva”.

Dal canto suo, il presidente nazionale del SIB-Fipe Confcommercio Antonio Capacchione ha sottolineato la contraddizione fra l’importanza della balneazione attrezzata nel turismo italiano e la scarsa attenzione ad esso dedicata dalle Istituzioni del nostro Paese.

A riprova, ha citato proprio il Codice del Turismo ex lege nr. 79 del 2011 che si vuole modificare con la proposta di Legge Delega in esame, laddove il balneare non viene affatto disciplinato al contrario di tutti gli altri segmenti turistici. A questo proposito, il presidente del sindacato ha sottolineato che il trasferimento delle competenze dallo Stato centrale e quindi dalle Capitanerie di Porto alle Regioni e per esse ai Comuni, per i balneari ha comportato il passaggio da una situazione di certezze all’attuale di precarietà e confusione.

La questione balneare non è stata ancora risolta perché permangono tutti i fattori di precarietà giuridica ad iniziare dalla Direttiva Bolkestein, che va non solo disapplicata per il settore, ma completamente abrogata in quanto frutto e simbolo di una stagione politica e culturale superata e che si è dimostrata disastrosa per il nostro Paese. Anche la proposta di Legge Delega sul Codice del turismo in esame potrebbe costituire l’occasione per eliminare alcuni di questi fattori.

Infine, durante l’audizione, anche Cna Turismo e Commercio ha illustrato le sue principali richieste al Parlamento: il riconoscimento dell’imprenditore turistico esperienziale; la revisione della classificazione delle strutture ricettive; la creazione di un codice identificativo nazionale del turismo; una legge organica sulla professione di guida turistica.

 

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