Balneari in piazza a Roma chiedono proroga concessioni a 30 anni

“Non si può dire a chi ha fatto un investimento economico e familiare per 40 anni di andare via domani mattina”. Ancora una volta, stamattina, i balneari sono scesi in piazza a Roma per protestare contro la direttiva Bolkestein e scongiurare che le concessioni demaniali finiscano all’asta a partire dal 2020. La manifestazione è stata organizzata in concomitanza con il tavolo interregionale sul demanio marittimo per chiedere, in particolare, una proroga delle concessioni “di almeno 30 anni”.    

E la “via d’uscita” avanzata dalla Toscana, che propone di rinnovare la concessione da sei a 20 anni a chi presenterà un piano di investimenti, non trova il favore unanime dei balneari: alcuni chiedono di attendere il verdetto della Corte di Giustizia europea, altri sono più favorevoli per non correre il rischio che tutte le concessioni non attive o in proroga al 31 dicembre 2015, che sono poi la maggioranza, vengano messe da subito a gara, senza alcun diritto di opzione da parte dei concessionari.     

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