"Arrivare in tempi rapidi a una soluzione equa e concertata con le categorie" per le imprese balneari, alla luce dei dettami della direttiva Bolkestein: è quanto ha sollecitato il vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli a margine dell'incontro con il ministro al Turismo, Piero Gnudi, e il ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi, a cui hanno partecipato anche deputati italiani ed europei.
"Pur nel rispetto dei principi comunitari – ha osservato Angelilli – occorre fissare regole chiare che garantiscano il settore delle imprese balneari. Pertanto è apprezzabile l'impegno del governo a sviluppare una proposta concreta che tenga conto dei legittimi diritti degli imprenditori balneari".
Secondo l'europarlamentare del Pd Debora Serracchiani, membro della commissione Trasporti e Turismo, "il coinvolgimento diretto dei parlamentari europei da parte del governo sembra dimostrare una seria volontà di trovare una soluzione sostenibile ai problemi dei balneari".
Per l'eurodeputato del Pdl-Ppe Carlo Fidanza, relatore al Parlamento europeo sul turismo, "si può varare una legge nazionale, concordata con l'Ue, che realizzi una deroga di fatto, consentendo di evitare le aste che oggi sarebbero l'esito inevitabile di un'applicazione alla lettera della direttiva. Ho sostenuto con forza la 'sdemanializzazione' della parte di arenile su cui insistono i manufatti realizzati in questi anni dagli imprenditori balneari. Queste superfici devono essere sottratte all'evidenza pubblica e riassegnate agli attuali concessionari attraverso una vendita con diritto di prelazione o attraverso un diritto di superficie con canone annuale. Per tutti i tratti di spiaggia attualmente liberi ed assegnabili si potrà invece procedere con una gara pura, in linea con la Bolkestein".
"Apprezziamo l'impegno concreto del ministro Gnudi e del ministro Moavero Milanesi a sostegno del turismo balneare italiano. Le imprese che operano sul demanio marittimo vanno tutelate, individuando le migliori soluzioni compatibili con le norme europee" ha detto Armando Cirillo, responsabile Turismo del Pd.
Il turismo balneare, hanno affermato deputati del Pdl Sergio Pizzolante e Michele Scandroglio, "é uno dei pochi settori capaci di contenere e reagire alla crisi; ciò grazie anche al modello di offerta costruita dagli operatori basata su microimprese familiari". Per questa ragione "il modello per l'attivazione del nuovo affidamento non può essere quello del bando – hanno spiegato – non ci può essere un bando-day, un giorno in cui vengono rinnovate tutte le 30 mila concessioni italiane, non solo perché è tecnicamente e amministrativamente impossibile ma anche perché è concettualmente sbagliato".