Bangkok, il 15 dicembre riprendono i voli

Accordo con i manifestanti che stanno abbandonando lo scalo

Sembra che la situazione in Thailandia stia tornando alla normalità. Dopo quasi quattro mesi di disordini, la Corte costituzionale ha azzerato l’esecutivo del Paese, interdicendo dall’attività politica il premier Somchai Wongsawat per cinque anni e sciogliendo i due principali partiti di governo, colpevoli di brogli elettorali nelle elezioni del dicembre 2007. Intanto i manifestanti antigovernativi e l’autorità aeroportuale della Thailandia hanno raggiunto un accordo per consentire la ripresa del traffico aereo all’aeroporto internazionale di Bangkokm che rimarrà chiuso fino al 15 dicembre, prima di riaprire definitivamente al traffico passeggeri. Intanto sono già iniziate le operazioni di imbarco all’aeroporto militare di U-Tapao, 150 chilometri a sud di Bangkok, di un primo gruppo di italiani rimasti bloccati per le proteste antigovernative. Il volo, il primo di quelli organizzati dal governo italiano, é atteso all’aeroporto di Fiumicino tra le 19.30 e le 20.30 di oggi.
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