Barracciu: governo lavora a riordino settore balneare

“Non c’è altro tempo da perdere. Per il nostro governo la questione delle concessioni marittime balneari e la situazione delle imprese balneari italiane è una priorità nazionale. Non è un caso che sia stato costituito un tavolo interministeriale che sta lavorando a ritmi serrati”. Lo ha affermato il sottosegretario per i Beni e le Attività culturali, Francesca Barracciu, tirando le somme della giornata di lavoro su “Prospettive in Italia ed in Europa sulle concessioni demaniali marittime”, che si è svolta nella sede della Cna nazionale.   

“Non sono venuta a promettere che non applicheremo la direttiva, perché questa va applicata – ha spiegato il sottosegretario. Ma posso affermare che a Bruxelles, tramite il sottosegretario Gozi, difenderemo con le unghie e con i denti i diritti delle nostre imprese e la specificità italiana”. Barracciu ha poi sottolineato il cambiamento di passo dell’attuale governo rispetto ai precedenti. “Il nostro – ha precisato – è il primo governo che va a Bruxelles per rappresentare i problemi delle imprese balneari italiane e a portare una proposta di sistema sulle concessioni demaniali marittime. Perché la proroga al 2020 di cui si parla da anni, in realtà, non esiste. Fu approvata una legge in tal senso nel 2012, ma non è stata mai notificata all’Ue. Quindi, non c’è”.   

Il sottosegretario ha, quindi, annunciato che il governo sta lavorando al riordino complessivo del sistema al fine di permettere la difesa della specificità italiana in sede europea, “perché noi non vogliamo il monopolio delle multinazionali sulle nostre spiagge. Vogliamo che sulle nostre spiagge gli operatori parlino le lingue straniere per i turisti stranieri, ma anche il sardo e il romagnolo, il ligure e il siciliano”. 

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