Una bomba a orologeria ha provocato una violenta esplosione nella tarda serata di ieri al Traders Hotel di Rangoon, in Birmania. Nell'incidente è rimasta lievemente ferita una turista americana. Le forze dell'ordine hanno fermato tre sospettati, tra cui l'uomo che nei giorni scorsi ha soggiornato nella camera dove è avvenuta la deflagrazione. Lo scoppio è avvenuto nel bagno di una camera al nono piano intorno a mezzanotte, ferendo leggermente la donna (43 anni), mentre il marito e i due figli sono rimasti illesi. Il lussuoso hotel di proprietà del gruppo Shangri-La si trova in posizione centralissima, a poche centinaia di metri dalla pagoda Sule.
L'esplosione non è stata rivendicata, ma arriva dopo quelle che negli ultimi giorni hanno causato due morti e tre feriti in altre città birmane. Questa mattina, inoltre, due ordigni sono scoppiati nella regione centrale di Mandalay, senza provocare vittime. Esplosioni del genere erano un'occorrenza relativamente frequente nella Birmania al tempo della dittatura militare, quando venivano in genere attribuite dalle autorità a "terroristi" non meglio identificati. Da quando la giunta ha passato il potere a un governo semi-civile, nel 2011, tali episodi erano però diventati più rari.