Boccia: a luglio-agosto è esploso turismo interno, bene Franceschini

“Tutte le Regioni italiane sono sensibili al turismo sostenibile e sul turismo il ministro Dario Franceschini, durante l’emergenza Covid ha fatto un lavoro eccellente. Sapevamo, e i dati ci stanno dando ragione, che dopo il lockdown e con una pandemia ancora in corso, se avessimo riaperto con la massima sicurezza le attività turistiche gli italiani sarebbero stati i primi viaggiatori del nostro Paese. E così è stato, con il mondo ancora chiuso il turismo interno a luglio e agosto è esploso; adesso dobbiamo tornare a valorizzare tutti gli sforzi fatti negli anni passati per allungare le stagioni e tornare ad attrarre, quando sarà possibile e con i Paesi sicuri quanto noi, i turisti stranieri che hanno sempre amato l’Italia”. Lo ha riferito il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, nel corso della presentazione del 10° Rapporto ‘Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo’, promosso per celebrare la 41° Giornata Mondiale del Turismo organizzato da Fondazione UniVerde, Touring Club Italiano e Noto Sondaggi.

“Il governo, nel Recovery Fund – ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde – deve realizzare un forte investimento su un turismo che sia davvero sostenibile e capace di ispirare sicurezza e garanzie. Occorre puntare di più sui borghi e sulle aree interne, anche per contestarne uno spopolamento dannoso per l’ambiente”.

I dati del Rapporto, presentati da Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi, confermano ancora una volta, con percentuali in crescita rispetto alla media delle ultime rilevazioni, le esigenze associate dal campione di intervistati all’idea di turismo, per il 48% degli italiani scaturisce dal desiderio di arricchimento culturale, per il 46% dalla maggiore conoscenza o esplorazione, dalla voglia di relax per il 43%, svago per il 39% e sport per il 12% (+5,3% rispetto alla media degli ultimi otto anni). Ad attrarre sono principalmente: arte, storia, cultura, eventi (65%), natura e paesaggi (63%), prodotti enogastronomici tipici (25%). Secondo i rilevamenti, nei prossimi dieci anni, la sensibilità per il turismo sostenibile e l’ecoturismo crescerà per il 66% degli italiani.

Un capitolo del rapporto è dedicato all’emergenza Covid, che farà cambiare le scelte turistiche: il 40% dichiara che viaggerà di meno, il 31% userà più l’auto, il 27% preferirà viaggi all’interno della propria regione e il 24% in altre regioni, il 23% prediligerà aree poco popolate, il 21% è sicuro che andrà di meno al ristorante mentre il 4% assicura che lo eviterà, il 17% eviterà viaggi organizzati e il 9% sceglierà case private. Infine, l’8% sceglierà al massimo una meta in Europa e il 4% degli intervistati afferma che eviterà le escursioni.

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