Bologna, portiere hotel usava dati carte di credito clienti

I codici erano usati per acquistare on line viaggi che poi venivano rivenduti

Un portiere di un albergo di Bologna 'rubava' i dati delle carte di credito dei clienti. Le carte non venivano clonate, ma i codici erano utilizzati per fare acquisti su internet: soprattutto viaggi, poi rivenduti alla metà del prezzo di mercato. A conclusione dell'operazione 'Free Travel', gli investigatori hanno individuato 13 persone, originarie della Costa d'Avorio e gravitanti fra Bologna, Parma, Forlì e Novara. Il portiere era al vertice dell'organizzazione. Cinque sono finiti in manette. L'indagine è cominciata nell'autunno 2009, dopo alcune segnalazioni dalla direzione del hotel, parte di una catena internazionale: molti ospiti si erano visti addebitare transazioni on line mai effettuate. Dopo mesi di intercettazioni telefoniche e telematiche, gli agenti della Postale sono risaliti a Donald Venceslas Oulai, 31 anni, da più di tre anni receptionist dell'albergo. Secondo l'accusa, l'uomo trascriveva i dati delle carte dei clienti, in gran parte stranieri, sia quando pagavano in albergo, sia quando facevano prenotazioni, on-line su siti specifici poi inviate all'hotel con fax. I dati passavano quindi alla moglie del portiere, Angelina Ponninni, 29 anni, che li smistava all'organizzazione.

 

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