Boom di squali assassini nel 2011, ma colpa è del turismo

I turisti vanno scoprendo nuovi santuari amati da questi animali

La colpa è del turismo se nel 2011 gli attacchi mortali di squali all'uomo sono raddoppiati rispetto all'anno prima. Il problema infatti è la 'scoperta' di nuovi santuari per questi animali da parte dei turisti. Secondo il 2011 Worldwide Shark Attack Summary, preparato come ogni anno dall'università della Florida, gli squali hanno ucciso 12 persone nel mondo lo scorso anno, un numero che non veniva raggiunto dal 1993 e doppio rispetto alla media del decennio 2000-2010 che era di 4,3 vittime. Il record di morti spetta all'Australia, con 3, mentre a 2 ci sono isole Reunion, Seychelles e Sud Africa: "Molti degli attacchi recenti – spiega il rapporto – si sono verificati in nazioni dove storicamente erano molto rari, come Costa Rica, Kenya, Nuova Caledonia o Isole Reunion. Molte comunità non sono preparate strutturalmente ad avvisare della possibilità di un attacco da parte degli squali finché questo non è avvenuto".

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