Botta e risposta Tirrenia-Confitarma su convenzione Sardegna

L’attuale convenzione tra lo Stato e Tirrenia, per i servizi di continuità territoriale (72 milioni all’anno a favore della compagnia, fino al 2020), “è insostenibile e irragionevole”. È l’opinione di Confitarma, la confederazione nazionale degli armatori aderente a Confindustria, che con una nota entra nella polemica innescatasi nei giorni scorsi tra il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli e l’armatore Vincenzo Onorato, proprietario di Moby e Tirrenia, dopo che l’esponente pentastellato, in visita a Cagliari, aveva annunciato di voler “porre fine al monopolio di Tirrenia in Sardegna”.

Secondo Confitarma – che esprime la sua solidarietà al ministro (Onorato lo aveva definito “impreparato” e accusato di “rispondere alla lobby degli armatori”, la perifrasi con cui il numero uno di Tirrenia è solito riferirsi proprio a Confitarma) – “quantomeno per le grandi isole, non dovrebbe essere prevista alcuna sovvenzione per garantire la continuità territoriale”, già assicurata da un “network di operatori privati strutturato e organico”.

Ma, se proprio degli incentivi si vogliono mantenere, per l’associazione guidata da Mario Mattioli, dovrebbero essere distribuiti con lo stesso modello adottato in Spagna, dove “le sovvenzioni non vengono erogate alle compagnie di navigazione, ma direttamente all’utenza sotto forma di contributo: in pratica passeggeri e autotrasportatori possono scegliere liberamente l’operatore che meglio risponde alle loro esigenze di mobilità”.

Immediata la replica di Vincenzo Onorato: “rispondo a Manuel Grimaldi, in quanto vero dominus di Confitarma che parla e scrive per bocca del portavoce Mario Mattioli, insignito della pomposa carica di presidente. La battaglia che Grimaldi sta conducendo, nascondendosi dietro alla Confitarma, è una lotta per la sopravvivenza.

Onorato precisa quindi di non voler “difendere la Convenzione Stato-Tirrenia, Convenzione fra l’altro che io ho ereditato con l’acquisto della compagnia e che ritengo storicamente superata”. E aggiunge: “Per chiarezza, i 72 milioni di euro che lo Stato garantisce sono per i trasporti non solo per la Sardegna, ma anche per la Sicilia e per le isole Tremiti, quindi ciò che dichiara la Confitarma – e cioè che sono erogati esclusivamente per la Sardegna – si chiama dalle mie parti ‘menzogna’”.

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