Bozza decreto taxi non convince, tavolo si aggiorna il 2 agosto

È durato circa tre ore il tavolo tecnico tenutosi al ministero delle Infrastrutture e trasporti sul settore dei taxi e degli Ncc. Durante l’incontro, il vice ministro delle Infrastrutture, Riccardo Nencini, ha illustrato ai rappresentanti sindacali dei tassisti la bozza del decreto interministeriale (Mit e Mise) che definisce le disposizioni attuative per evitare pratiche di esercizio abusivo nelle attività di noleggio con conducente e nel servizio taxi. Le parti si incontreranno nuovamente il prossimo 2 agosto.

Il testo si compone di 5 articoli che riguardano le finalità e i contenuti della norma, le competenze comunali e regionali nella gestione e nel rilascio delle licenze, le disposizioni specifiche relative a Ncc e taxi e infine le regole sull’utilizzo delle piattaforme tecnologiche.

Ma i sindacati non sono entusiasti. Per il leader di Uritaxi Loreno Bittarelli, la bozza del decreto interministeriale “è totalmente sbilanciata verso gli Ncc ai quali viene consentita tutta una serie di deroghe, anche sulla territorialità”. Tra le possibili criticità del decreto, i sindacati segnalano la disposizione che prevede la possibilità – sia per i taxi che per gli Ncc – di utilizzare le corsie preferenziali e quelle destinate al trasporto pubblico, nonché l’accesso alle zone a traffico limitato, salvo limitazioni stabilite dal Comune per diverse esigenze. Un problema per i tassisti potrebbe essere poi anche il monitoraggio (da parte di Comuni e Città metropolitane) del regolare svolgimento del loro servizio con sistemi di controllo a distanza.

“La proposta del ministero è irricevibile. Il Governo riapra il confronto basato esclusivamente su un equilibrio logico o sarà sciopero generale e i tassisti venderanno cara la loro pelle”, sostiene Nicola Di Giacobbe, di Unica Filt Cgil secondo cui “con questa bozza di proposta il sevizio taxi viene chiuso in un recinto in attesa della sua fine e si apre ad ogni forma di caporalato tecnologico in cui le multinazionali diventano i nuovi padroni e gli autisti massa di manodopera (schiavi) in maniera indiscriminata”.

 

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