Brasile apre guerra contro i siti web del turismo sessuale

Già denunciate 2.169 pagine di internet che associano il paese sudamericano alla prostituzione

Il Brasile ha dichiarato guerra aperta ai siti web di tutto il mondo che incoraggiano il turismo sessuale nel Paese. Il ministero del Turismo ha già avviato una serie di azioni processuali nei confronti di 2.169 pagine di internet che associano il Paese alla prostituzione. Di queste, il 65% sono ospitate da domini provenienti dagli Usa, 12% dalla Germania, 10% dall'Australia, 10% dal Brasile e 2% dal Canada. Tra i siti entrati nel mirino, uno in inglese che si annuncia come una "guida del sesso in giro per il mondo" e che paragona il Brasile alla Thailandia.   
Il ministero ha informato che la metà dei siti denunciati sono stati nel frattempo cancellati o hanno rettificato le loro informazioni. In tutto sono stati analizzati 38.865 siti, ma nella maggioranza dei casi non sono state trovate irregolarità. "Il turismo sessuale è un delitto e i responsabili devono essere puniti", ha sottolineato il ministro del Turismo brasiliano, Gastao Vieira.

 

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