Sono stati quasi mille i voli cancellati ieri in tutta Italia per effetto degli scioperi dei controllori del traffico aereo dell’Enav. Due scioperi nazionali e diversi stop locali in vari scali, cui si è aggiunta anche la protesta delle imprese di handling, hanno portato le compagnie aeree a cancellare preventivamente centinaia di voli per evitare disagi ai passeggeri.
“La straordinaria partecipazione allo sciopero nazionale Enav – ha detto il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi – conferma l’unità dei lavoratori nel rivendicare il rinnovo del CCNL scaduto il 31 dicembre 2016, necessario soprattutto a tutelare i controllori del traffico aereo sul piano tecnologico oltre che salariale. A questo va aggiunto – prosegue il segretario – un piano industriale che, sebbene abbia in sé un programma di investimenti molto ambizioso, necessita di un serrato percorso di confronto con il sindacato, per ridurne l’impatto sulle persone e sulle famiglie dei lavoratori coinvolti e per eliminare ogni dubbio sul tema della sicurezza del sistema. Senza un cambio di rotta da parte dell’azienda, saranno necessarie altre mobilitazioni”.
Dal canto suo, Ryanair ha invitato i propri passeggeri a firmare una petizione online dell’associazione A4E (Airlines for Europe, di cui Ryanair fa parte insieme ad Air France KLM, easyJet, Iag e Lufthansa), per evitare gli scioperi dei controllori del traffico aereo, che dal 2010 hanno causato oltre 200 giorni di stop con cancellazioni e ritardi in Europa.
Giornata di voli a rischio anche per cieli francesi, per il 15esimo giorno di sciopero di Air France. Intorno alla compagnia cresce la preoccupazione del Governo francese: dopo il ministro delle finanze Le Maire è intervenuto il premier Edouard Philippe, che si è detto “preoccupato per la situazione”. Teme per il futuro della compagnia anche il ministro delle infrastrutture Elisabeth Borne, che ha indicato la necessità una “crescita competitiva e di denaro per rinnovare la flotta”. mentre i sindacati hanno chiesto la ripresa della trattativa sugli stipendi.