Capitalia: 85% degli hotel a conduzione familiare

In Italia solo il 4% fa capo a una catena: così si frena la competitività

L’85% degli alberghi italiani sono costituiti da imprese medio-piccole a conduzione familiare, in cui la figura del manager coincide con quella dell’imprenditore. E’ uno dei dati sottolineati dal rapporto sulle imprese dei servizi alle persone condotto dal centro studi di Capitalia su due settori strategici dell’economia italiana: turismo e commercio. Il dato, tra l’altro, spiega la lentezza del nostro sistema a far fronte al calo di competitività che in altri concorrenti storici, Spagna, Francia e Grecia, è stato invece affrontato in maniera “adeguata”. L’Italia, infatti, continua a perdere competitività per quanto riguarda il settore turistico (negli anni Settanta era la principale meta turistica al mondo, mentre oggi è superata da Usa, Francia e Spagna). L’indagine, spiega, poi, che soltanto il 10% degli esercizi ricettivi italiani “appartiene al segmento medio-alto di mercato che, anche in una situazione congiunturale non brillante, ha continuato a tirare”. A questo si deve aggiungere che in Italia esiste “una scarsa presenza di catene alberghiere: solo il 4% degli alberghi censiti nel 2005 vi fa capo, contro una media europea del 20% e statunitense del 70%”.

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