Saranno molti gli italiani che quest’anno decideranno di imbarcarsi e festeggiare il Capodanno in mare. Sì perchè le navi da crociera rappresentano delle ‘bolle sterili’, dove non esistono ‘zone’ e colori, e nessuno dei dpcm del Governo vieta l’attività delle ‘città galleggianti’ che mettono assieme severissimi protocolli di sicurezza con animazione, spettacoli e anche la cena in un ristorante che non conosce coprifuoco.
Msc Grandiosa, per esempio, salpa come sempre la domenica da Genova, e quindi leverà l’ancora anche il 27 dicembre per tornare alla Lanterna il 3 gennaio. Nessun evento speciale per San Silvestro, ma quello che si fa a ogni viaggio: lo show e l’intrattenimento ‘covid-safe’, magari con un po’ di glamour in più nei vestiti e sulla tavola. Ma sempre ‘blindati’: tampone a inizio e a metà crociera, per esempio, obbligo di mascherina, distanziamento fisico, misurazione continua della febbre, sanificazioni a raffica, condizionatori filtrati e anche un braccialetto elettronico per il contact tracing: come una ‘Immuni’, ma con diffusione al 100%.
Sulla Costa Smeralda il Capodanno è organizzato dal mitico Piper Club di Roma, ma sulle loro navi in ogni caso “l’intrattenimento è light e non prevede discoteca”. Anzi: nessuno è autorizzato “a proporre attività che non siano in linea con i protocolli sanitari definiti nel Costa Safety Protocol, che prevede misure che vanno persino oltre i requisiti previsti dalle autorità”. E quindi: tamponi a tutti, meno passeggeri a bordo, mascherine, controlli della temperatura, potenziamento della sanificazione e dei servizi medici, niente buffet o bancone ma servizio al tavolo, con bocca e naso coperti ogni volta che ci si alza. Tutto, è ciò che conta, completamente legale.
E in tal senso ecco la trovata per le feste fuori casa: i ristoratori possono mettere a disposizione l’ospitalità alberghiera, così da poter permettere la cena fuori anche quando non si potrebbe. E così il natale o il capodanno al ristorante sarebbero salvi. Basta restare a dormire in hotel.