Leggere i dati per interpretare il turismo e governarlo al meglio. STR e Ciset hanno portato sui banchi di scuola gli operatori dell’hospitality per imparare a utilizzare i numeri e far crescere il proprio business. Perché i dati aiutano a prendere le decisioni giuste. Anche in materia di governance.
L’appuntamento, dal titolo “Certification in Hotel and Tourism Industry Analytics”, si è tenuto a Treviso al termine della «Conferenza delle idee» promossa da AIEST, l’associazione che riunisce i più importanti esperti di turismo al mondo, che si è svolta da domenica 26 a mercoledì 29 agosto presso il Palazzo della Camera di Commercio.
“La scelta di Treviso non è casuale – ha spiegato Marco Malacrida di STR Italia -. Il Veneto è la prima regione turistica in Italia e destinazioni come Treviso rappresentano il futuro del turismo nel nostro Paese, dato che le grandi città d’arte sono sature e hanno bisogno di puntare sulla qualità piuttosto che sui numeri”.
A sostegno delle sue tesi, Malacrida, fondatore anche di Italia Hospitality, ha illustrato i dati che dimostrano come nei primi 7 mesi dell’anno in corso, Venezia abbia registrato una variazione percentuale negativa del RevPAR (ricavo per camera disponibile) del -13% rispetto al 2017, mentre a Mestre la variazione è stata del -6%. Al contrario, città come Milano hanno visto variazioni positive del +7%, e Udine, considerata second destination, del +4%.
“L’utilizzo dei data analytics per il governo dell’industria dell’hospitality è diventato fondamentale – commenta Mara Manente, direttore di Ciset -. In particolare gli strumenti messi a disposizione da STR permettono di confrontare le strutture ricettive locali e nazionali con quelle internazionali, individuando benchmark estremamente importanti per il settore alberghiero”.
“In un contesto italiano di forte crescita, la nostra destinazione presenta un dato in sofferenza – aggiunge il presidente della Sezione Turismo di Confindustria Venezia-Rovigo François Droulers –. Tutti gli attori del mondo del turismo devono riflettere rispetto a una strategia condivisa da mettere in atto per invertire questa tendenza negativa”.