Procede a grandi passi la conquista di Club Mediterranée da parte di Global Resorts, il fondo guidato dall’italiano Andrea Bonomi. Dopo la mossa del primo dicembre, con il ritocco a 23,5 euro per azione della cordata rivale che fa capo ai cinesi di Fosun, Bonomi è passato al contrattacco con un rilancio a 24 euro.
“E’ il 14,3% in più di ciò che avevamo offerto a fine giugno”, ha sottolineato il finanziere milanese spiegando che “non si può rilanciare un progetto così affascinante senza avere un approccio industriale di lungo termine. Il Club Med è un’azienda che ha bisogno d’amore (…) Se ragioni solo in termini finanziari finisci male”.
L’offerta di Bonomi, che aveva fino al 17 dicembre per replicare all’ultima offerta dei concorrenti, fa salire il valore di Club Med a 915 milioni di euro.
Per Bonomi, inoltre, il fondo americano KKR, che ha fatto ingresso nella sua cordata nelle ultime settimane, “ha una capacità aziendale molto forte (…) Non è un investitore che specula (…) Per rilanciare Club Med, servono soldi, tempo, piani di lungo termine”.
Ed è anche nell’ottica di questo progetto di lungo termine che Bonomi intende “ritirare” il Club Med dalla Borsa di Parigi, un modo per dare al gruppo un periodo di “calma e tranquillità”, che potrà contribuire a un vero rilancio, prima di un “probabile” ritorno in Borsa in un “secondo tempo”. Davanti alle crescenti inquietudini legate ai licenziamenti e alle delocalizzazioni che investono la Francia, Bonomi ha poi insistito sulla sua volontà di “mantenere il Club Med in Francia”. Quanto alle voci su ipotetici licenziamenti, “sono cose che non esistono. Il nostro è un piano di rilancio, non di tagli”.
Inoltre, per dimostrare la sua volontà di garantire la natura francese del gruppo, Bonomi ha confermato la nomina alla presidenza di Serge Trigano, figlio dello storico fondatore di Club Med, Gilbert Trigano. “Se il nostro progetto dovesse andare in porto, cosa su cui siamo abbastanza fiduciosi, Serge Trigano diventerà presidente di Club Med”.