Le spese sostenute per i viaggi annullati verso la Cina, come visti e assicurazioni, vanno rimborsate. “Non ci sono solo pacchetti vacanza, biglietti aerei e hotel da rimborsare, ma anche una serie di spese burocratiche legate ai viaggi in Cina – spiega il presidente di Codacons Carlo Rienzi – In particolare gli italiani che volevano recarsi in territorio cinese hanno dovuto acquistare un visto, spendendo circa 130 euro a persona per la procedura standard, e fino a 200 euro a persona in caso di rilascio tramite agenzie intermediarie. Oltre a tale spesa in molti si sono dotati di polizza assicurativa, che ora si rivela totalmente inutile. Per tale motivo chiediamo alla Farnesina di intervenire disponendo il rimborso integrale di visti e polizze assicurative in favore degli utenti”.