Confindustria Alberghi, insieme per poter contare

Il presidente Lupo: “Finora non siamo riusciti a comunicare la qualità”

“La politica non dimentichi mai le piccole imprese, tanto meno quelle del settore alberghiero, che però, per poter contare, devono mettersi assieme”: lo ha detto a Lignano (Udine), il presidente Piccola Industria di Confindustria, Giuseppe Morandini, nel discorso conclusivo delle assise generali di Confindustria Alberghi. Morandini ha rivolto un “sincero grazie” agli albergatori “per aver saputo mantenere in questi anni lo stile italiano, fatto di qualità consolidata nel tempo”, ma li ha invitati a mettersi assieme per fare massa critica. “Quello che le imprese chiedono – ha concluso – è di poter competere alla pari con i competitor storici, ma in tema di fiscalità – si è chiesto – come si può competere con Francia, Spagna e Germania se le nostre aziende pagano il doppio delle aliquote?”. Nel corso dei lavori, Giorgio Del Mare, di A.D. Methodos spa, ha portato alla ribalta alcuni dati. “L’offerta alberghiera italiana, con i suoi 170mila addetti – ha detto – è imponente. Con il 18% delle camere disponibili in Europa, siamo primi nel Vecchio Continente e quarti al mondo (dopo Usa, Giappone e Cina); eppure – ha sottolineato – questa ‘grandezza’ è poco conosciuta e non correttamente percepita. Il settore alberghiero non fa più notizia”. Per il presidente di Confindustria Alberghi, Domenico Lupo, “Il turismo italiano è in questo cattivo stato anche perché non abbiamo saputo comunicare la qualità dei nostri alberghi”. Quindi, Claudio Visentin della Università della Svizzera italiana, ha ricordato che nel rapporto del World Economic Forum l’Italia, pur avendo il più alto numero di siti protetti dall’Unesco, occupa un penalizzante 33/o posto su 124 Paesi. Punti di forza, secondo lo studio, sono le risorse culturali e naturali, salute pubblica, l’igiene e le strutture alberghiere; punti di debolezza sono, invece, tra gli altri, la burocrazia, che frena gli investimenti ed i trasporti di terra. Lupo ha infine consegnato a Morandini il primo prototipo di targa che Confindustria Alberghi ha pensato per identificare tutti gli alberghi associati: “Esporre questa targa fuori dal proprio hotel – ha spiegato – è un brand sinonimo di qualità”.

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