Copasir: turisti sequestrati pagheranno spese

Pronto un pacchetto di norme più rigorose per i turisti ‘avventurosi’

I turisti italiani che decidono di visitare paesi esteri a rischio rischiano di vedersi recapitare il conto a casa. Potrebbe diventare legge infatti il principio secondo il quale chi si recherà "in maniera sconsiderata e disinformata in località fortemente a rischio dovrà pagare le spese sostenute da istituzioni dello Stato in caso di intervento di soccorso". E’ quanto prevede un pacchetto di misure che il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, propone al Governo. "Noi – spiega Rutelli – dobbiamo intervenire in tutti i casi in cui nostri concittadini vengono rapiti in zone a rischio del mondo. Ma allo stesso tempo dobbiamo informare il pubblico del fatto che ci sono alcune aree dove non si deve andare per fare delle avventure turistiche salvo poi chiedere allo Stato italiano un soccorso e un intervento costoso. In quei casi le spese sostenute dovranno essere messe a carico di chi ha fatto quel viaggio ‘irresponsabile’ e imprudente". Ovviamente queste proposte "non riguardano quei connazionali funzionari di organizzazioni internazionali, né religiosi o membri di Ong che operino in base a progetti nazionali, comunitari o internazionali", ha aggiunto Rutelli, ribadendo "il principio per cui i riscatti non si pagano".
editore:

This website uses cookies.