La compagnia aerea è tenuta a risarcire i passeggeri a viene negato l'imbarco in seguito alla riprogrammazione del volo causata da uno sciopero all'aeroporto: è questa la conclusione dell'avvocato generale della Corte di giustizia dell'Unione europea nell'ambito di un'azione legale in Finlandia.
L'azione legale è stata avviata da un cittadino finlandese nei confronti della Finnair dopo che uno sciopero del personale dell'aeroporto di Barcellona – il 28 luglio del 2006 – aveva costretto la compagnia a cancellare un volo Barcellona-Helsinki con conseguenti disagi sia per i passeggeri di quel volo, sia per quelli che avevano acquistato i biglietti per i voli sulla stessa tratta nei due giorni successivi.
In particolare, il passeggero finlandese doveva partire la mattina del 30 luglio ma – in seguito alla riprogrammazione dei voli – era stato imbarcato su un volo serale e per questo si era rivolto ai giudici chiedendo la compensazione forfettaria di 400 euro prevista dalla normativa Ue per le tratte intracomunitarie superiori a 1.500 km.
Da parte sua, la Corte suprema finlandese si era rivolta alla Corte di giustizia della Ue poiché aveva dei "dubbi sull'interpretazione della nozione di 'negato imbarco". La conclusione dell'avvocato generale non è vincolante per la Corte Ue, che ora dovrà decidere sul caso.