Il settore del turismo non subirà grossi danni in seguito alla crisi finanziaria globale. E’ l’analisi dell’Organizzazione mondiale per il turismo che fa capo all’Onu. Secondo Francesco Frangialli, segretario generale dell’Omt, la crisi può portare ad una diminuzione delle spese dedicate al tempo libero, ma la gente, in tutto il mondo, continuerà a viaggiare. "Naturalmente siamo preoccupati – ha detto Frangialli ai delegati per la Federazione delle associazioni degli agenti di viaggio, riuniti a Manila ma non ci facciamo prendere dal panico. La nostra esperienza ci insegna che il turismo è flessibile. Il bisogno di andare in vacanza è molto forte nelle società post-industriali". Frangialli ha aggiunto che il rischio di una grave recessione negli Stati Uniti e in Europa occidentale ha sì iniziato a modificare le abitudini dei consumatori, ma non ha fermato i viaggi, spiegando che gli effetti della crisi su questi potrebbero essere meno rilevanti di quelli registrati dopo l’esplosione dell’epidemia di Sars nel 2003.