C’è molta confusione sulle regole dopo che il governo Draghi ha approvato l’ultimo decreto anti-covid cambiando, in nome del contrasto alla pandemia, per la quinta volta in appena due mesi i parametri. Per regolarsi in questo mare magnum, ecco una spiegazione calendarizzata per i milioni di italiani coinvolti di ogni età.
Da sabato 8 gennaio entra in vigore l’ultimo decreto e scatta l’obbligo di vaccino per tutti gli over 50 residenti in Italia, italiani e stranieri, ad eccezione di coloro che sono esentati per motivi di salute. Per chi è guarito dal Covid, l’obbligo scatta entro massimo sei mesi dalla data di guarigione. L’obbligo vale fino al 15 giugno e riguarda anche tutti coloro che entro quella data compiranno 50 anni.
Da lunedì 10 gennaio saranno problemi per i no vax di turno. Il certificato verde rafforzato sarà obbligatorio ovunque, tranne che nei negozi e per i servizi essenziali. Parte dunque la stretta sui non vaccinati: sarà obbligatorio il Super Green pass per salire su treni, bus, metro e tutti gli altri mezzi di trasporto, mangiare nei locali all’aperto e al chiuso, per entrare in alberghi, andare a fiere, impianti sci e tanti altri luoghi di socialità e svago.
Sempre da lunedì 10 gennaio i tempi per la somministrazione del booster diventano più brevi e sarà possibile riceverlo già dopo 4 mesi, anziché 5. Ma non si tratta di tempi obbligatori.
Dal 20 gennaio, niente capelli e barba senza green pass. Scatta infatti l’obbligo di aver il pass ‘base’, dunque quello ottenibile anche con un tampone, per accedere ai servizi alla persona: barbieri, parrucchieri, estetisti.
Dall’1 febbraio si accorcia la durata del certificato verde ottenuto con il vaccino, quindi quello in versione “rafforzata”. Chi ha ricevuto l’ultima dose per immunizzarsi o il booster da oltre 6 mesi vedrà scadere il proprio lasciapassare se non farà una ulteriore dose di vaccino. Segnatevi quindi la prima data utile sul calendario.
Sempre dall’1 febbraio per accedere a un qualunque ufficio pubblico o a servizi postali, bancari e finanziari, e alle attività commerciali, bisognerà avere il pass base. Si potrà accedere senza solo ai servizi per il soddisfacimento “di esigenze essenziali e primari della persona”.
Dal 15 febbraio i lavoratori pubblici e privati – compresi quelli in ambito giudiziario e i magistrati – che hanno compiuto i 50 anni, dovranno esibire al lavoro il Super Green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid. Chi non lo farà non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro. L’accesso ai luoghi di lavoro senza certificato che attesti vaccino o guarigione è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1500 euro.
Il prezzo delle ffp2 sarà calmierato fino a marzo mentre il 31 marzo dovrebbe scadere lo Stato di Emergenza, a cui sono legate ad esempio le norme sul lavoro agile, ovvero lo smartworking, e quelle in materia di sorveglianza sanitaria eccezionale.