Il governo punta sui beni culturali per rilanciare il turismo. Ed è pronto ad investire un miliardo di euro. L’impegno dell’esecutivo è stato ribadito dal premier Matteo Renzi a Pietrarsa, durante gli Stati generali del turismo. Con il premier anche il ministro per il Turismo ed i Beni culturali, Dario Franceschini, che ha annunciato che si sta lavorando per organizzare “un sistema che si chiamerà ‘musei italiani’”. “Porteremo opere che sono nei depositi italiani – ha spiegato – in alcuni dei più grandi musei del mondo. Stiamo ragionando con la Cina e Singapore”.
A Pietrarsa, dinanzi ad una platea di esperti e di operatori del settore, Renzi ha ribadito che “se continuiamo ad avere un costante coro di lamentela per cui l’Italia è un paese in cui non funziona niente, non rilanceremo mai il turismo” e che “bisogna tornare ad avere l’orgoglio per l’Italia, chiunque sia il presidente del consiglio o il sindaco in carica”. Il premier ha sottolineato però che si può fare di più, soprattutto in alcune realtà “dove c’è uno spreco di ricchezza”.
Dal canto suo, Franceschini ha ricordato che “tra i musei italiani – su 420 luoghi della cultura – solo quattro avevano un ristorante. Oggi in un museo puoi vivere una esperienza. Bisogna modernizzare il sistema museale: dovremmo avere in tutti i grandi musei italiani le eccellenze della cucina italiana, avere la cucina legata alla identità di quel luogo. E poi dovremmo superare un altro tabù: abbiamo l’eccellenza moda e per renderla competitiva nel mondo possiamo offrire cornici straordinarie che non danneggiano in termini di tutela, di conservazione, di valorizzazione”.
“Prima di spendere altri soldi per i beni culturali, il premier Renzi farebbe bene a valorizzare le risorse già spese finora per monumenti e siti archeologici, investimenti che non hanno prodotto alcun risultato sul fronte del turismo”, ha replicato il presidente Codacons, Carlo Rienzi.