Dal Museo Egizio all’Enit, Renzi punta sulla signora delle Olimpiadi

Il governo punta sul modello Torino per rilanciare il turismo e sceglie Evelina Christillin, presidente del Teatro Stabile e del Museo Egizio, per guidare l’Enit. Un riconoscimento alle sue capacità manageriali, con cui ha saputo gestire nel migliore dei modi la ristrutturazione del Museo Egizio – rispettando tempi e budget – e la rinascita dello Stabile, diventato uno dei teatri di rilevanza nazionale.   

Al raggiungimento dei sessant’anni per la “signora delle Olimpiadi”, l’appellativo che le è rimasto appiccicato addosso dai tempi in cui faceva parte del Comitato organizzatore dei Giochi invernali di Torino 2006, è il coronamento di una lunga carriera.

Figlia di Emilio, storico presidente dell’Aci Torino e grande amico dell’Avvocato Agnelli, la giovanissima Christillin si laurea con lode e dignità di stampa in Storia e demografia storica. Curatrice della materia e poi dottore di ricerca, allo studio abbina l’impegno nello sport. Dal 1970 al 1974 è infatti nella Nazionale di sci femminile. Appesi gli sci al chiodo, entra all’ufficio stampa Fiat e vi lavora dal 1978 al 1985, occupandosi degli eventi sportivi e della stampa estera. Sposata con Gabriele Galateri di Genola, attuale presidente di Generali, tifosissima della Juventus, ha collezionato incarichi in numerosi consigli d’amministrazione. Ma il suo capolavoro, è stato senza dubbio il rinnovamento del Museo Egizio. Un cantiere da 50 milioni di euro, tra i più grandi d’Europa, senza chiudere neppure un giorno il museo, che nel 2014 ha fatto segnare il record di presenze: 567.688 visitatori, in aumento persino rispetto all’anno record delle sue Olimpiadi, quando si fermarono a 529.911.    

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