Decreto Ncc, ecco da che parte stanno sindacati e piattaforme

Dopo le critiche al decreto legge che punta a disciplinare l’attività di taxi e ncc (noleggio con conducente) da parte dell’Antitrust e dell’Autorità di regolazione dei Trasporti Authority, a valutare positivamente il testo sono i sindacati dei tassisti. L’Ugl-Taxi ne auspica una rapida approvazione. La Uiltrasporti è favorevole al decreto, con la specifica richiesta che rimanga invariato. La pensa allo stesso modo anche la Fit-Cisl che approva l’equilibrio raggiunto sul principio di territorialità, mentre la Filt-Cgil ha un’unica preoccupazione: “che questo servizio non venga consegnato alle multinazionali e non sia dato in mano ai caporali, perché chi prende il pizzo sul lavoro di un tassista è un caporale”.

Per quanto riguarda le piattaforme tecnologiche, Mytaxi condivide a pieno la posizione dell’Antitrust sulla necessità di alleggerire la regolamentazione del settore.

Uber invece punta l’attenzione sull’obbligo per gli ncc di ritorno in rimessa: “rischia di produrre la chiusura di migliaia di aziende, una procedura d’infrazione europea e un incremento dell’illegalità”. Il foglio di servizio elettronico, invece, per la società di San Francisco “rappresenta un’opportunità, è lo strumento più efficace per combattere l’illegalità”.

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