Disastro aereo in Russia, forse per il forte vento: 62 morti sul volo da Dubai

Una caduta quasi verticale e poi un’enorme esplosione: non c’è stato scampo per le 62 persone a bordo del Boeing della FlyDubai schiantatosi nella notte tra venerdì e sabato all’aeroporto di Rostov sul Don, in Russia meridionale. Le due scatole nere recuperate in buone condizioni tra i resti carbonizzati dell’aereo aiuteranno probabilmente a far luce sulla sciagura, ma gli investigatori russi per ora ipotizzano tre possibili cause: un errore umano, il forte vento o un guasto tecnico. Sembra invece essere stata del tutto scartata l’ipotesi terrorismo.

Il disastro è avvenuto quando i due piloti hanno tentato per la seconda volta di posare sulla pista le ruote del Boeing 737-800 sfidando la scarsa visibilità e soprattutto le raffiche di vento, che in quel momento raggiungevano anche i 25/30 metri al secondo. L’aereo, decollato da Dubai con 35 minuti di ritardo, aveva sorvolato la zona dell’aeroporto per circa due ore e a causa delle avverse condizioni meteorologiche era stato appunto costretto ad abortire un primo tentativo di toccare terra. Secondo la tv di Stato russa, il comandante si era reso conto di non riuscire ad atterrare neanche questa volta, e aveva avvertito i controllori di volo di voler “fare un altro giro”. Poi il disastro: immortalato da una telecamera a circuito chiuso.

Durante quella stessa notte, il maltempo a Rostov aveva già costretto altri velivoli ad atterraggi difficili, e alcuni comandanti avevano deciso di atterrare in altri aeroporti per questioni di sicurezza. 

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