Dopo il maltempo, ora si teme pioggia di disdette sulle Alpi

La pioggia rischia di far annegare il turismo sulle Alpi occidentali nella stagione estiva appena iniziata. Il timore ora è di una pioggia di disdette che vadano ad abbattersi sulle imprese ricettive e sul commercio. “Per questo occorre precisare – esordisce Luigi Fosson, presidente degli albergatori valdostani – che la Valle d’Aosta è aperta, perfettamente funzionante, pronta ad ospitare i turisti come ogni anno. Ci sono dei problemi solo a Cogne e a Cervinia, tutto il resto della regione gira a pieno regime. Nel caso della valle di Cogne speriamo che si possa ripristinare la viabilità al più presto, magari entro la fine di luglio. E’ una località che ha una clientela particolare, può vantare ospiti affezionati, molti non hanno nemmeno voluto le caparre indietro e hanno deciso di tornare nei prossimi mesi per un’altra vacanza”.

Intanto, per oggi è attesa la ministra del turismo Daniela Santanché che visiterà le località colpite dall’alluvione dei giorni scorsi. Alle 15 è previsto l’arrivo all’aeroporto di Aosta dove incontrerà autorità, protezione civile e operatori turistici. Non è escluso che la ministra faccia anche un sorvolo in elicottero di Cogne e Cervinia, le località colpite dal maltempo.

Nel mezzo dell’emergenza, tra gli albergatori è subito scattata la solidarietà. Ad Aosta sono stati ospitati gli sfollati da Cogne che hanno scelto di proseguire il loro soggiorno. “E’ un’iniziativa che ha avuto un grande riscontro, come comunità cerchiamo tutti di dare una mano” aggiunge Fosson.

Oltre al turismo c’è il territorio che fa la conta dei danni. Quelli pesantissimi alle infrastrutture, a partire dalla strada regionale di Cogne, distrutta in più punti dal torrente Grand Eyvia (riprende quota il progetto di un collegamento funiviario con Pila e poi con Aosta, si attendono i risultati di uno studio). Quelli agli esercizi commerciali del centro di Cervinia, una trentina di attività che sono state sommerse da fango e detriti provenienti dall’esondazione del torrente Marmore.

La situazione non è migliore in Piemonte. “A seguito delle recenti piogge intense che hanno causato colate di massi e fango, la comunità di Macugnaga si trova a fronteggiare una situazione di emergenza senza precedenti. La popolazione locale e le attività commerciali hanno subito danni significativi, con molte strutture turistiche che hanno visto un’ondata di cancellazioni a causa dell’instabilità del meteo” scrive Federalberghi Verbano-Cusio-Ossola chiedendo alla Regione Piemonte “un piano di sostegno per le imprese e le famiglie colpite”.

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